Tutto congelato in attesa di parere ministeriale. La disciplina previdenziale degli infermieri dipendenti che, oltre al normale orario di lavoro, si dedichino a prestazioni libero-professionali intramoenia, resta in capo all’Inpdap, invece di passare all’Ipasvi (la previdenza degli infermieri professionali).
Con Dl 402/01, è stato infatti stabilito che infermieri dipendenti e tecnici di radiologia medica possono svolgere attività aggiuntiva (ore suppletive con contratto di liberi professionisti firmato con il datore di lavoro) sia per la propria azienda sanitaria sia per centri di cura convenzionati. La relativa quota di contributi andrebbe versata all’Ipasvi, che lo scorso mese di maggio ha ricevuto conferma scritta dal ministero del Lavoro. A questo punto, avrebbe dovuto avvenire il passaggio dei versamenti, già effettuati sui conti dell’Inpdap, all’Ipasvi.
Ma i sindacati hanno chiesto un chiarimento, chiamando di nuovo in causa il ministero. Dunque, l’Inpdap, con l’informativa 41 del 16 ottobre, ha dunque congelato i documenti con cui confermava di non essere la gestione competente. Ora, la parola torna al ministero del Lavoro che dovrà inequivocabilmente dire quale Cassa dovrà accogliere i versamenti sulle prestazioni “intramoenia”.